Care concittadine e cari concittadini,
grazie a tutti per la vostra presenza. Oggi ci ritroviamo insieme, qui, per celebrare il 25 Aprile, una data fondamentale per la nostra storia: il giorno della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Oggi ricordiamo il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno lottato per la libertà, per la democrazia e per la dignità di tutti noi.
Quest’anno si celebrano 80 anni dalla Liberazione che ci impongono una riflessione su quanto sia fondamentale difendere i princìpi di libertà e giustizia in un mondo sempre più devastato dalle guerre.
Il 25 Aprile non è solo una ricorrenza, ma è un simbolo di resistenza contro ogni forma di oppressione. Questo giorno ci insegna che la libertà non è mai scontata, che la democrazia va difesa con impegno quotidiano e che il rispetto per la dignità di ogni persona deve essere alla base della nostra convivenza civile.
Non dobbiamo mai stancarci di trasmettere questi valori ai giovani, affinché il passato non venga dimenticato e si possa costruire un futuro di pace e solidarietà fra i popoli.
Oggi più che mai dobbiamo essere coscienti dell’importanza di partecipare attivamente alla vita civile del nostro Paese e non si tratta di retorica ma di consapevolezza che tutti noi siamo l’Italia pur nelle diversità che ci contraddistinguono; ciascuno deve sentirsi impegnato a migliorare il Paese agendo nel proprio ambito di appartenenza, che sia pubblico, sociale, politico o economico.
Oggi, insieme, rendiamo omaggio a tutti coloro che hanno combattuto sacrificando la propria vita per garantirci un futuro migliore in un’Italia libera e democratica. In questa giornata ricordiamo il partigiano trigolese Giovanni Canevari ad 80 anni dalla sua morte avvenuta il 12 gennaio 1945 a Bramaiano di Bettola in provincia di Piacenza dove fu giustiziato per mano di un ufficiale tedesco.
In questo 25 Aprile vorrei rivolgere un particolare pensiero al Santo Padre Papa Francesco che nel giorno del lunedì dell’Angelo ci ha lasciati. Migliaia di parole sono state dette per ricordarlo come merita. Io desidero semplicemente ricordarlo per i suoi incessanti appelli a favore della Pace nel mondo e per il suo instancabile monito contro ogni guerra.
Viva il 25 Aprile, Viva l’Italia.
Il Sindaco
Mariella Marcarini.